Itzokor

Sempre sull'identità degli archeologi., Sul CHI e il COME dei BB. CC.

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cipriota
view post Posted on 6/6/2006, 08:35




Grazie per le informazioni Ayaya. Certo che questa notizia è abbastanza sconsolante e non credo sia una novità.
Comunque credo che il problema non sia solo per gli archeologi, penso a alle difficoltà di trovare un lavoro nel mondo dei beni culturali (biblioteche, musei, etc.) dove sono più richieste le qualifiche regionali (che non si capisce bene come ottenere) rispetto alle lauree. Per carità niente rancore contro i Corsi regionali, ma personalmente mi sento preso in giro, dato che studiare non mi è servito a nulla! (a parte la crescita culturale).
Proprio per questo dico che potrebbe essere interessante fare un convegno per cercare di chiarire CHI può fare COSA e con quali TITOLI. Tutto naturalmente con il dialogo e non con la rissa!
Comunque vada io continuo a coltivare la mia passione però la tentazione di far sentire la nostra voce, almeno da parte mia, è forte.

Ciao ciao.
 
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ailura
view post Posted on 6/6/2006, 19:24




SONO D'ACCORDO!!!!è vero, se non ci muoviamo noi, che siamo le nuove leve, chi lo farà?come fare a far coincidere il corso di studi seguito con un'occupazione dell'ambito?se la laurea è tenuta in così scarsa considerazione (qui da noi), allora che lo dicano da subito e dopo le superiori ci facciano fare i corsi di formazione, senza prenderci in giro!!!!!saremmo più ignoranti, ma forse meno disoccupati!!! :sbatti: :no_comment:
 
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view post Posted on 12/8/2006, 19:29

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forse sarebbe utile riprendere l'idea delle statistiche: quanti laureati in archeologia (e lauree affini) sono occupati in lavori che abbiano ache fare con il corso di studi seguito? e questi fortunati, dopo quanti anni dalla laurea hanno raggiunto l'agognato posto di lavoro?
esiste un problema per ora, pare, insormontabile: le Università non rilasciano i nominativi con recapiti dei laureati (servono perchè possano essere rintracciati e sottoposti ad un'intervista), in base alle disposizioni sulla privacy...che fare?
a rigor di logica dovrebbero essere le stesse Università a monitorare l'andamento dei propri iscritti: l'inserimento lavorativo post lauream dovrebbe essere un punto di interesse primario degli Atenei...
proposte?
 
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Talentuososlovacco
view post Posted on 14/8/2006, 10:11




Nella veste di studenti, non di associazione culturale, potremmo richiedere ufficialmente la pubblicazioni dei dati che ci rigurdano e che è nostro diritto conoscere. Tale pubblicazione non lederebbe alcun diritto alla privacy inquanto non sono rivelati i nomi ma solo solo il darto statistico "grezzo" ovvero chi non lavora dopo la laurea , chi lavora e in che ambito.
Visto che abbiamo già saggiato di che pasta sono fatti i personaggi che hanno il potere di autorizzare questi provvedimenti e il loro modo di agire, proporrei che la richiesta ufficiale, firmata da qualche centinaio di studenti, fosse seguita da una lettera sul giornale, nello spazio apposito riservato ai cittadini, qualora non dovesse pervenire una risposta ufficiale in tempi ragionevoli. E' uno strumento abbastanza efficace per dar voce a chi ha la bocca tappata; pare sia il primo posto dove vanno a leggere e ritagliare trafiletti i segretari dei personaggi che hanno "la coda di paglia" -compreso il mio capo :sadomaso:-
 
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cipriota
icon3  view post Posted on 14/8/2006, 11:23




Beh noto che l'argomento non è caduto nel vuoto e di queto sono contento!
Quando ho aperto questa discussione avevo fatto riferimento proprio a un sondaggio che mirava a quantificare statisticamente il problema di:
archeologia&lavoro o meglio Beniculturali&lavoro.
Proprio per questo ho lanciato la proposta di un convegno con invitati illustri ( e ce ne sono.....) per discutere queste problematiche.
So bene che di questi convegni ce ne sono già stati alcuni anche piuttosto importanti come quello di Roma del 1992 da titolo: 'La laurea non fa l'archeologo' ma non bisogna fermarsi sennò non serve a niente!
Spesso mi sono sentito fare un'affremazione da alcuni funzionari che operano nei Beni Culturali come questa: 'Siete voi che dovete creare un albo!'

Beh io non sono daccordo :sbatti: sono anche LORO che dovrebbero scioperare (sciopero io che sono disoccupato????) e farsi sentire e noi possiamo sotenerli!

Cosa ne pensate? Ciao Ciao :bananarap:
 
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view post Posted on 14/8/2006, 12:24

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concordo in pieno con Cipriota!
le proposte avanzate finora potrebbero benissimo essere messe insieme: si cercano questi dati preventivi per noi importantissimi per avere un'idea il più realistica possibile di come stanno le cose, così da poter poi discutere di quanto emerso da questo sondaggio anche in sede di convegno, perchè no?
rimane il problema dei dati da rintracciare: l'idea di smuovere un pò l'attenzione dei colleghi studenti e neo laureati potrebbe essere buona: la stessa Prof.ssa Angiolillo, da noi contattata per avere un'opinione sul come muoversi visti gli inciampi burocratici di cui si parlava, ci aveva prposto qualcosa del genere:
con un passa-parola incisivo, avendo i nominativi delle varie sessioni di laurea, pubblicati agli albi d'Ateneo, perciò non coperti assolutamente da privacy, si potrebbero rintracciare i vari neo dottori e sottoporre loro l'intervista, assolutamente anonima, che DEVE essere studiata nel dettaglio prima da noi stessi.
Cipriota potresti contattare i personaggi che si sono interessati di questi problemi, anche via mail, anche così a livello di curiosità preventiva?
 
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cipriota
icon1  view post Posted on 15/8/2006, 18:36




Oè Mattè. I personaggi di cui parlo (per un eventuale convegno) sono:
il prof. S. Settis della Normale di Pisa che avevo già conttato per mail (così giusto per sapere alcune cose) ed è uno che di questi problemi se n'è occupato parecchio;
poi ci sarebbe la dott.ssa Boninu (della Sopr. di Ss) con cui ho avuto modo di parlare durante il corso Itaca e parlando del più e del meno gli ho chiesto se eventulamente lei sarebbe stata disposta a fare da relatrice ad un convegno sull'identità degli archeologi; lei mi ha risposto di si. Io comunque gli avevo fatto questa richiesta perchè lei, durante le lezioni, parlava velatamente di questi problemi e allora io mi sono fatto avanti.....
Se poi servono persone laureate, neo-laureate o ancora che studiano archeologia io ne conosco una marea dell'università di Sassari e qualcuno di altre università italiane(quindi se si vuole fare un confronto).
Mah! fatemi sapere e poi vediamo.

Zao zao :ph34r:
 
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view post Posted on 16/8/2006, 09:06

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ok Simo secondo me le cose si possono cominciare a muovere: magari propongo a Riccardo di parlarne anche a riunione (eventualmente, se voui, potresti pure partecipare), poi vediamo.
magari per tenere caldo il discorso sarebbe bello se qualche giovane che scrive in qualche giornale (che ne sò: dall'Unione Sarda, alla Nuova Sardegna al Giornale di Sardegna) ci desse una mano con qualche articoletto (magari anche una piccola intervista a uno di questi nomi che hai fatto tu: se non si riesce con il Settis, magari è più semplice "vedersi" con la Boninu?). bò che dici?
magari pensa ad una bozza di intervista
 
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ailura
view post Posted on 16/8/2006, 11:56




ceeeh, il mitiko Settis!!!e la mitika Boninu delle famose brocchette in terra sigillata!!!!! :hail: :hail: :bananarap: :bananarap:
eh, si, c'è parecchio da fare!sono d'accordo sia per'idea dell'articolo sia per il convegno!forse ho un amico che conosce una ke scrive sul Giornale di sardegna o sull'Unione...mi informo se nel caso potrebbe darci una mano!miao miao! ^_^

P.S. potremmo anche scrivere qlcs nel forum di beni culturali Unica che ci ha segnalato Cuncuale!magari ci potrebbero dare qlc idea in più e potremmo iniziare l'opera di sensibilizzazione...che ne dite?
 
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view post Posted on 16/8/2006, 12:21

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ottima idea Ailura!!
più si sparge la voce, più è la gente invogliata a partecipare, più alta potrà essere la nostra voce nel chiedere almeno un pò di chiarezza in quest'ambito, giusto?
 
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cipriota
icon3  view post Posted on 16/8/2006, 13:42




Salve. La Boninu mi sembra una persona abbastanza disponibile anche se è molto indaffarata.... :hail:
Non so quando andrò a Sassari, comunque ultimamente la dovrò conttatare sempre per Itaca e magari provo a ributtargli la cosa....
Inoltre fra qualche giorno sarò in Gallura e spero di vedere la Antona ;) , se volete posso accennarlo pure a lei, io nel mentre provo ad abbozzare un'intervista e poi te la mando.
 
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view post Posted on 17/8/2006, 08:38

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per me è ottimo: avevo conosciuto l'Antona a Luogosanto e mi è sembrata una persona molto disponibile e tranquilla. l'avevamo anche contattata quando dovevamo realizzare il documentario e anche in quell'occasione massima disponibilità!perciò alla grande!
Simo, salutami Lu Palazzu di Baldu se passi da quelle parti.
ok per l'intervista!!
 
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view post Posted on 16/9/2006, 08:48

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la mail che vi propongo è di qualche anno fa, ma leggendola vi accorgerete della sua spiazzante attualità.... :cry:

Il laureato in archeologia non fa carriera


Caro Severgnini,
l'intervento del sig. Renato Bucci (16 ottobre), inserisce un doloroso dito in una piaga ancora troppo aperta per me, come per molti altri miei colleghi laureati in lettere con indirizzo archeologico: che sbocco lavorativo dare a una scelta formativa del genere?
Forse patetici, oggi, con le nostre trowel, i nostri bisturi e le nostre spazzoline, anche noi archeologi abbiamo sudato anni e anni (almeno sette) di università, sia sui libri (come tutti gli studenti universitari) che nei vari cantieri di scavo diretti un po' dovunque dai nostri professori. Abbiamo strappato con i denti l'assegnazione di un argomento di tesi (non è, infatti, così facile come sembrerebbe) e l'abbiamo sviluppato in almeno tre o quattro stesure successive, fino a raggiungere ciò che lo standard scientifico del nostro istituto prescriveva. Alla fine ci siamo laureati e/o specializzati, quasi tutti con voti alti (inspiegabili, li definiva giorni fa un altro lettore; in realtà sono gli unici voti che possiamo prendere: al di sotto non ci fanno laureare). Poi ci siamo trovati a uscire dalla facoltà con in mano una trowel (dono dei colleghi), un mazzo di fiori, la ricevuta del fotografo che ti ha fatto le foto da neo-dottore ed una raccomandazione: arrangiatevi. Di lì in poi molti di noi vivacchiano di cooperative (guide turistiche, campagne di schedatura, collaborazioni esterne negli scavi delle varie soprintendenze), di ripetizioni, di supplenze nelle scuole e di varie altre amenità, in attesa di concorsi di cui il Ministero BB.AA.CC. e le Università sono proverbialmente "stitici". La nostra ormai conclamata duttilità ci spinge senza alcuna riserva ad accettare tutto, (io, ad esempio, ho partecipato a ormai remoti concorsi da custode e guardia notturna, ben felice di avere almeno un'opportunità di entrare al Ministero, anche se non da funzionario). Certo tutti sognamo la tomba delle 10.000 Mummie Dorate ma poi se appena ci capita una tombetta a fossa da scavare o un articoletto (max 10 pagine) su Archeologia Classica ci sentiamo in dovere di accendere ceri a San Girolamo (nostro protettore).
Concludendo, le percentuali: - entra nelle Soprintendenze e nelle Università (o C.N.R.) l'1-2% del totale; - cerca di praticare la libera professione (senza Albo, ancora) un altro 25-30%; - dirotta verso la scuola pubblica (o, meglio, privata) un altro 25-30%.
Il resto o abbandona (data la stragrande maggioranza di donne, la carriera si infrange spesso nel matrimonio/cura dei figli), o si adatta a cose che non c'entrano niente con gli studi fatti (so che non siamo assolutamente gli unici, ma tant'è..).
Del resto ormai lo sanno tutti: siamo molto duttili...
Cordialità

Piero Poleggi, [email protected]

 
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ailura
view post Posted on 18/9/2006, 12:15




aiuto! quant' tristemente vero!!!bisogna davvero fare qualcosa, non possiamo continuare così!!!! :sbatti: :sadomaso: :climb: :flush: :no_comment:
"SGAVATORI*" DI TUTTO IL MONDO, UNITEVI!!!! :shifty:

(*Lavorat....ehm...archeologi... :P )
 
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13 replies since 6/6/2006, 08:35   175 views
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